giovedì 26 gennaio 2017

VISSO COLFIORITO FIASTRA


REGIONE : MARCHE - PARCO DEI MONTI SIBILLINI - VISSO - BICI da STRADA

NOTA: A SEGUITO DEL TERREMOTO DI FINE 2016, MOLTI DEI PAESI CITATI DEVONO ESSERE

RICOSTRUITI, SONO PERTANTO POSSIBILI DEVIAZIONI.
IN PARTICOLARE, LA VALNERINA E' STATA INTERESSATA DA UNA GRANDE FRANA, BISOGNA INFORMARSI SE

E' DI NUOVO PERCORRIBILE.

LA DESCRIZIONE SEGUENTE E' FATTA PRIMA DEL TERREMOTO.

Strade per lo piu' secondarie, paesini arroccati e tanta natura per questo giro nei dintorni del parco dei Monti Sibillini, non mancano comunque delle belle salite e bei panorami.

Partenza da Visso, uno tra i piu' bei borghi del parco, dove si ha la possibilita' di prendere acqua fresca dalla fonte lungo la strada e di farsi preparare un panino imbottito con prodotti tipici della zona.

Si prende in direzione Terni, procedendo lungo la Valnerina, che la mattina presto non e' affatto trafficata, dopo circa 6km in leggera discesa, dentro la gola del fiume Nera, dove potrebbe anche essere freddino, si volta a destra seguendo le indicazioni per Fematre e Colfiorito.

Da qui inizia la prima ascesa di giornata, purtroppo l'asfalto e' decisamente rovinato, ma il fatto di percorrere questa strada in salita quindi a bassa velocita' e il traffico praticamente inesistente permettono di scegliere sempre la traiettoria migliore, percorrendo addirittura la corsia di sinistra.

Dopo un breve tratto con pendenze pedalabili intorno al 5-6%, la salita si fa' piu' dura almeno fino all'abitato di Croce, dove si volta a sinistra seguendo ancora le indicazioni per Fematre, che tra l'altro si comincia a vedere.

Appena 500m per prendere fiato poi si torna a pendenze a due cifre; in corrispondenza di un fontanile sulla destra e della chiesa di Fematre sulla sinistra, si supera la via che conduce al paesino proseguendo in salita, il valico e' posto un po' piu' in alto; dopo il paese il panorama cambia sensibilmente, mentre prima si e' percorsa la valle e la montagna a mezza costa, ora ci si ritrova sui prati sommitali, dove non e' raro incontrare anche qualche gregge di pecore.

Falsopiano e breve discesa portano ad un gruppetto di case il cui attraversamento richiede un po' di attenzione, in quanto un tratto di strada di circa 500m non e' mai statoasfaltato, e' quindi sterrato ma tranquillamente percorribile anche con bici da corsa.

Finito il gruppetto di case, torna l'asfalto dove un bel falsopiano generalmente all'ombra del bosco seppur non molto fitto porta all'incrocio che conduce a Sellano (a sinistra) e a Colfiorito a destra che e' la nostra direzione.

Discesa piu' marcata permette di attraversare un piccolo paesino di case ristrutturate (Rasenna), che visto dall'alto sembra piu' una fattoria con qualche casa attorno, nel senso che sono piu' le stalle che le case.

Sempre sulla strada principale, con solo qualche saliscendi si attraversano diversi paesini, tra cui Cesi, ognuno dei quali e' stato quasi interamente ricostruito o ristrutturato a seguito del terremoto che interesso' le Marche e l'Umbria nel settembte 1997.

Dopo Cesi ci si immette sulla strada principale, ma comunque poco trafficata, interessata dai lavori per la realizzazione della superstrada che portera' a Foligno (inaugurata nel 2016), per poi arrivare a Colfiorito.

Breve sosta al bar per poi proseguire lungo il tracciato dell'attuale statale 77 (che verra' sostituita con la fine dei lavori del progetto Quadrilatero) che, sempre con andamento pianeggiante permette di attraversare l'altipiano di Colfiorito; questo tratto puo' essere trafficato, occorre tenere costantemente la destra.

Non e' raro incontrare diversi agricoltori che fermi a bordo strada vendono le loro mercanzie, in particolare le patate rosse di Colfiorito.

Giunti in localita' Fonte delle Mattinate, proprio dove inizia la discesa verso Serravalle di Chienti, si volta a destra continuando cosi' a circumnavigare l'altipiano.

All'incrocio successivo si volta a sinistra in direzione Pievetorina, la strada inizialmente ancora pianeggiante, diviene salita comunque non impegnativa fino al valico posto a quota 870m circa.

La successiva discesa, va interrotta appena inizia l'abitato di Fiume, dove prima del ponticello si volta a sinistra in direzione Massaprofoglio, poi appena girato, si prende la stradina in salita senza nessuna indicazione, altrimenti si arriverebbe alla piazzetta del paese per poi tornare sulla strada appena lasciata che scende a Pievetorina.

Torna la salita, per circa 3km con punte superiori al 10% fino ad entrare nell'abitato di Massaprofoglio ed attraversarlo per intero, anche questo paesino e' molto caratteristico, completamente ristrutturato.

Di nuovo discesa in direzione Muccia, anche questa volta va interrotta prima altrimenti si percorrerebbe l'ultimo tratto sulla statale 77, decisamente trafficata, voltando a destra verso cOSTAFIORE, al quale si arriva con saliscendi poco impegnativi.

Discesa ripida sempre per arrivare a Muccia, dove pero' invece di immettersi sulla statale si percorre, anche se per pochi chilometri, una strada parallela che corre dietro la zona commerciale.

Al bivio Maddalena, bisogna per forza di cose rientrare sulla statale e percorrerla per circa 4-5 km fino alla rotatoria dove si prende in direzione Polverina.

Siamo sulla vecchia sede, in quanto in questo punto e' gia' stato costruito ed aperto un tratto di superstrada, abbandoniamo anche questo a favore di una stradina secondaria in direzione Polverina e Fiegni.

Ricomincia la salita, tutto sommato pedalabile, con solo qualche punta oltre il 10%, bisognera' arrivare a Fiegni, quindi voltare a sinistra proprio dentro il paese e cominciare la discesa verso il lago di Fiastra, ben visibile sulla destra.

Lungo la discesa che conduce al lago, una sosta e' d'obbligo in un punto panoramico ben visibile, da cui si ha una vista privilegiata da un centinaio di metri sopra lo specchio d'acqua.

Riprendiamo la discesa, per portarci con brevi saliscendi a volte impegnativi a San Lorenzo al Lago (bar, ristorante, hotel, campeggio, area sosta camper, spiaggia), per poi tornare sui nostri passi e proseguire in direzione Fiastra.

Attraversato il paese, si prosegue fino ad incontrare il bivio per Cupi che si raggiunge a quota 1000m, quasi sempre senza ombra; l'abitato di Cupi rappresenta inoltre il punto piu' alto toccato dal percorso.

Breve deviazione per cercare la fontana all'interno del paese, quindi si prosegue in direzione Ussita, lungo la strada si incontra il santuario di Macereto, 20m prima del quale si volta a sinistra sempre in direzione Ussita.

Pochi chilometri portano all'ultimo scollinamento per poi godersi la discesa fino ad Ussita ed il successivo falsopiano (leggermente a scendere) verso Visso dove tutto ha preso inizio.

I piu' allenati potrebbero optare per un ultima salita, discretamente impegnativa, quella che da Ussita porta al villaggio turistico di Frontignano, per poi scendere dall'altro versante e tornare a Visso percorrendo l'altra valle.

I waypoint sono relativi alle fontane che ho indivduato, comprese quelle dei cimiteri che, con il caldo africano non sono affatto da disdegnare.

L'asfalto delle strade a volte e' decisamente rovinato, ma come gia' detto, il traffico scarso e la velocita' moderata generalmente permettono sempre di scegliere la traiettoria migliore.

113KM - 2100m DI DISLIVELLO

GIUGNO 2012

SCARICA PERCORSO SU GPSIES









































































Leggi tutto...