sabato 26 novembre 2016

SALITA MONTE PETRANO da PALCANO

TIPO FONDO : ASFALTO DETERIORATO
PARTENZA : STRADA TRA PALCANO e MORIA
LUNGHEZZA : 7.48 km
DISLIVELLO : 577m
PENDENZA MEDIA : 7.7%
PENDENZA MAX : 12%
QUOTA INIZIALE : 530m
QUOTA VALICO : 1107m


Dopo il passaggio del Giro d'Italia 2009, che ha fatto tappa proprio in cima al Petrano, molti ciclisti si sono cimentati con questa salita, ma sicuramente non da questo versante, che rimane quasi sconosciuto, ed il motivo e' presto detto: l'asfalto e' cosi' deteriorato che in alcuni tratti si puo' parlare di fondo sterrato.

Per imboccare questa salita, occorre percorrere la strada che collega Pianello di Cagli con Pontedazzo, passando per il paesino di Moria se si proviene da Pianello o per il paesino di Palcano se si proviene da Pontedazzo, in ogni caso solo per imboccare la salita, occorre prima valicare uno dei due paesi, aggiungendo poca strada ma con pendenze a doppia cifra.

Arrivati ad uno dei due paesi, proseguendo sulla strada principale, si scorgono i primi cartelli indicanti il monte Petrano, si volta, e si scende per circa 1 km, fino ad arrivare al fondo della piccola valle, dove non vi e' altra alternativa che iniziare la salita.

Il fondo stradale e' deteriorato gia' a cominciare da questa discesa iniziale, non ci sono comunque grosse buche, per cui basta non esagerare con la velocita' e tutto andra' bene.

La salita, inizia, procede e finisce con alti e bassi, ovvero brevi tratti di pendenza superiore al 10%, seguiti da tratti piu' pedalabili, pochi tornanti, abbastanza ombreggiata la mattina, anche se il continuo taglio del bosco ha tolto gran parte dell'ombra originale.

Anche il fondo stradale e' costituito da alti e bassi, ovvero brevi tratti di asfalto ottimo, anche se vecchio, seguiti da tratti in cui bisogna zigzagare per cercare la traiettoria migliore ed intervallati da brevi tratti in cui l'asfalto e' solo un ricordo.

Si procede in questo modo fino a quota 1000m, dove quel poco di asfalto che rimaneva, cede decisamente il passo alla strada bianca, con qualche buca e cumuli di ghiaia.

Personalmente dopo aver parteciapto all'Eroica, certi tratti di strada bianca non mi danno piu' nessun fastidio, mentre prima mi capitava di scendere di sella anche solo nel caso di 20 metri di lavori in corso.

Bisogna procedere su questo fondo per circa 1km, arrivando a quota 1100m che e' poi la quota del valico, dove si incontra l'asfalto perfetto, steso in occasione del passaggio dei professionisti.

In vetta, l'ombra e' decisamente scarsa, vi sono invece bar, ristoranti, un area di sosta attrezzata, ma aperta solo in stagione (giugno-settembre), e tanti prati per svagarsi o riposare.

Possibilita' di prendere acqua ad una fontana sulla sinistra della strada che comincia a scendere verso Cagli, mentre, prima della salita, occorre prenderla nel fondovalle, ovvero prima delle salite di Moria o di Palcano, a seconda della provenienza.

Carreggiata stretta e traffico quasi inesistente, chi la conosce la evita.

Discesa verso Cagli molto veloce e ripida, con asfalto in parte nuovo, in parte vecchio e molto ondulato, che da' un po' di fastidio alle alte velocita'.

Dalla cima si vedono le cime circostanti, tra cui spiccano il monte Nerone ed il monte Catria e la catena della Serra di Burano, mentre volgendo lo sguardo verso est, si vede l'intera gola del Furlo ed anche il mare adriatico, foschia permettendo.


AGGIORNAMENTO 2015: l'asfalto e' sempre meno, ampi tratti sterrati ma ben battuti, salvo in caso di piogge.
Evitare di percorrerla in discesa.