martedì 22 novembre 2016

SALITA MONTE NERONE da PIAN di TREBBIO


TIPO FONDO : ASFALTO
PARTENZA : PIAN di TREBBIO
LUNGHEZZA : 8.85km
DISLIVELLO : 731m
PENDENZA MEDIA : 8.1%
PENDENZA MAX : 14%
QUOTA PARTENZA : 770m
QUOTA VALICO : 1525m

Mentre gli altri 2 versanti sono caratterizzati da una stradina particolare, una prevalentemente all'ombra del bosco, una quasi completamente allo scoperto, ma comunque molto caratteristiche, questo da Serravalle di Carda (da Pian di Trebbio per la precisione), si svolge tutto su una normale strada di montagna, con sede abbastanza larga, asfalto praticamente perfetto, due sole particolarita'
forse la contraddistinguono:

da una certa quota, guardando in basso verso la strada gia' percorsa si vedono bene il gran numero di curve (non proprio tornanti) affrontati, e soprattutto e' l'unico versante che, senza contropendenze o falsipiani, permette di arrivare alla vera cima del monte Nerone, in quanto sale fino al cancello che, sbarrando la strada, segna il territorio della RAI.

Partenza quindi da Pian di Trebbio raggiungibile dalla strada provinciale 257 Apecchiese, che da Piobbico va verso Apecchio o dalla strada che da Cagli va verso Pietralunga, ma anche da Acquapartita, che a sua volta va raggiunta dal paese di Apecchio.

Si comincia subito in salita, in curva al 9-10%, che poi cala repentinamente divenendo piu' pedalabile prima del primo tornante che si affronta solo al 2%, asfalto ancora nero dopo che e' stato rifatto in occasione del passaggio (in discesa) del Giro d'Italia, piu' avanti pero' troveremo anche il vecchio asfalto.

Tornanti molto ravvicinati contraddistinguono questo tratto iniziale, dopo il 4°, breve drittone in cui la pendenza non cala mai sotto al 10%, con punte del 12-13%.

Dopo questo drittone, breve tratto di respiro al 5%, quindi curvone a destra al 9-10%; tocca adesso ad una coppia di tornanti molto pedalabili, siamo solo al km 2 sulla strada provinciale 15.

Ora e fino ai 1000m di quota (3° km), serie di curve e tornanti quasi sempre intorno al 10%, ancora con punte del 13.

Dopo il cartello del 3° km, la pendenza cala intorno al 5%, ma dura poco, si torna ben presto a valori oscillanti tra il 9 e l'11%.

4° km, quota 1080m circa, pendenza tra l'8 ed il 10%, strada tutta al sole, anche prima l'ombra non era poi tanta, il pomeriggio poi. trovare ombra e quasi impossibile.

I tornanti sono finiti per adesso, si prosegue arrampicandosi sul fianco della montagna, voltando lentamente a sinistra, fino ad arrivare ad una secca curva a sinistra (1150m circa), ben identificabile grazie ad una specie di serbatoio in cemento che invece si trova sulla destra della strada, si allargano anche i panorami, dalla curva infatti e' possibile vedere la valle sottostante, ma anche le antenne della cima, si esce dalla curva al 12%.

5° km, 1160m circa, la pendenza cala notevolmente (4-5%), sulla destra una lunga fila di new jersey, questo tratto infatti e' caratterizzato dal susseguirsi di una serie di curve, mai troppo "curve", molto divertenti soprattutto in discesa, ma bisogna tenere bene la strada.

Dopo le curve, la pendenza torna a salire, si prosegue tra il 10 ed il 13%, giusto prima di arrivare all'unica fonte della salita, a quota 1230m circa, dopo altri 100m c'e' il cartello del 6° chilometro.

Ancora pendenze intorno al 12%, fino ad arrivare ad un incrocio che potrebbe portare fuori via qualcuno, in quanto il cartello indica Cerreto e il Giro d'Italia e' salito proprio da Cerreto, solo che questa strada e' completamente sterrata (MTB obbligatoria), mentre per scendere a Cerreto su asfalto, bisogna arrivare ai prati sotto la cima.

Piccola area pic nic sulla sinistra, composta solo da alcune panche e niente ombra, quindi ancora pendenze al 9-10%, fino ad arrivare ad un primo scollinamento (con punte del 14%), in corrispondenza dei prati sommitali; voltando a destra si puo' scendere per gli altri deu versanti (Cerreto e Rocca Leonella), a sinistra invece senza interrompere mai la salita, ultimi sforzi per arrivare alla vetta.

Appena 50m dopo questo bivio c'e' il cartello dell'ottavo chilometro, mancano 3 tornanti, l'ultimo dei quali caratterizzato da un muraglione, sopra il quale c'e' un parcheggio per godere del panorama.

La strada sale e termina definitivamente con un cancello che ne sbarra la prosecuzione in corrispondenza degli impianti radio della RAI, siamo praticamente in cima, il panorama foschia permettendo, e' veramente spettacolare:

sulla destra (verso sud), e' ben visibile il monte Catria, anche se il primo che si vede e' il monte Acuto, dove arriva la bidonvia di Frontone, quindi ancora a destra il massiccio del monte Cucco, piu' in lontananza, arrotondato, c'e' il monte Subasio.

A nord (a sinistra salendo), in basso il paese di Piobbico, piu' in lontananza ma ben riconoscibile, il monte Carpegna, il Sasso di Simone e Simoncello.

Ad est ovviamente il mare, con tutte le citta' costiere.

ULTIMO AGGIORNAMENTO : AGOSTO 2012