martedì 15 novembre 2016

MONTE CATRIA da ACQUAVIVA di CAGLI

TIPO FONDO : MISTO
PARTENZA : ACQUAVIVA di CAGLI
LUNGHEZZA : 20 km
DISLIVELLO : 1067 m
PENDENZA MEDIA : 6% escludendo il tratto in discesa
PENDENZA MAX : 13%

La salita da questo versante, e' quella piu' pedalabile, poiche' le pendenze si mantengono sempre nell'ordine del 6-8%, con poche impennate tra il 10 ed il 13% per brevi tratti.

La salita si caratterizza anche per un tratto sterrato di circa 6km, due dei quali in salita e gli altri 4 in discesa e pianura; credevo che questo tratto di strada bianca mi avrebbe creato qualche problema, invece i problemi li ho trovati sul tratto asfaltato, ma andiamo con ordine.

La salita si imbocca percorrendo la strada che da Cagli va verso Frontone/Pergola, dopo circa 3km, in localita' Acquaviva (ben segnalata da un cartello), si devia a destra seguendo le evidenti indicazioni per il monte Catria; chi invece volesse scalare il Catria dallo stesso versante affrontato dal giro d'Italia, deve continuare per altri 5-6 km fin quasi a Frontone (localita' Buonconsiglio).

Si esce dal paese di Acquaviva (a circa 400m di quota) con pendenze che aumentano gradatamente, fino ad attestarsi intorno all'8%, si passano alcuni tornanti e si arriva dopo 5,5km (830m di quota circa) ad una sbarra che probabilmente viene chiusa nel periodo invernale, cosi' da dover usufruire della bidonvia di Frontone, poco dopo purtroppo inizia un tratto che seppur asfaltato e' ridotto veramente male, le numerose buche permettono alle auto di far fuoriuscire dalla massicciata sottostante non piccola ghiaia, bensi' sassi grandi come una noce, che poi grazie al traffico decisamente scarso, rimangono sulla sede stradale; con la bici bisogna fare un po' di slalom, ma tutto sommato si riesce a salire, sconsiglio invece di farla in discesa.

Al chilometro 11 circa (quota 1100m) inizia il tratto di strada bianca che poi prosegue in salita per circa 2km, e con mio grande stupore, permette il passaggio della bici molto piu' agevolmente del tratto asfaltato precedente, in quanto la ghiaia abbastanza piccola crea meno problemi dei sassi, se poi si riesce a rimanere sulle tracce delle auto, si riesce anche a fare velocita', visto che la pendenza e' sempre abbordabile.

A quota 1200m circa, un breve tratto pianeggiante seguito da un breve tratto all'8% permette di arrivare al culmine di questa prima parte dell'ascesa (1240m circa), ovvero al punto in cui iniziano i circa 4 km di discesa, sempre su strada bianca, che non ha dato nessun problema ai classici copertoncini da 23.

Si scende fino a quota 1140 m circa, dove si incontra la strada affrontata dal giro d'Italia, si volta a destra in salita, su fondo che fino a qualche anno fa' era sterrato, ora invece hanno steso della ghiaia incollata con catrame, che ci accompagnera' per circa 200m di dislivello.

Le pendenze rimangono ancora pedalabili, con qualche impennata al 10%; quando si passa sotto la bidonvia, la fine della salita e' vicina, infatti un ultimo falsopiano ci portera' a quota 1400m circa del valico.

Mentre la situazione dell'asfalto e' quella che ho descritto, lo stato del tratto di strada bianca, e' variabile in base al traffico, per questo vi suggerisco di affrontare questa salita dopo ferragosto, quando le numerose auto che vi saranno passate, avranno creato due belle "corsie" ben battute, ideali per la bici da corsa, prima pero' che inizino le piogge autunnali.

Nessuna possibilita di prendere acqua, quindi fare rifornimento prima di iniziare la salita, a Cagli o al bar con annesso distributore che si trova appena 50m dopo il bivio per il Catria, sulla strada di fondovalle.

Poco ombreggiata per tutta la prima salita e la discesa sterrata, molto ombreggiata dal bivio di fine sterrata fino al valico.

In cima, ci si puo' ristorare al bar all'arrivo della bidonvia.

ULTIMO AGGIORNAMENTO : 4 SETTEMBRE 2010.