venerdì 28 ottobre 2016

TRAVERSATA dei SIBILLINI


REGIONE: MARCHE / UMBRIA

Impegnativa traversata del parco nazionale dei Monti Sibillini, per quasi tutta la sua lunghezza, da Forca di Presta (1536m) che segna il confine sud a Frontignano di Ussita (1450m).

Quasi 22 km per 1500m di dislivello in salita e 1600m in discesa, scelta forse non azzeccatissima in quanto di solito, le gambe fanno piu' male in discesa che in salita, ma in questo caso 100m cambiano poco.

Ovviamente occorrono 2 auto, visto che al ritorno bisogna percorrere oltre 25km, per scendere a CastelsantAngelo sul Nera, risalire a Castelluccio di Norcia e tornare a forca di Presta.

Considerato il dislivello gia' di per se' consistente, il percorso passa in cresta solo quando strettamente necessario, ad esempio per salire al Redentore, poi ogni volta che e' stato possibile, abbiamo aggirato la cima vera e propria delle varie vette che si incontrano, altrimenti si sarebbero tranquillamente raggiunti e superati 2000m di dislivello.

Nell'ordine:
forca di Presta (1536m),
rifugio Zilioli (2240m),
cima Prato Pulito (2373m),
cima del Lago (2422m),
cima del Redentore (2448m),
cima dell'Osservatorio (2350m),
forca Viola (1936m),
monte Argentella (aggirato),
passo di Sasso Borghese,
monte Porche (aggirato),
cima Vallinfante (aggirata),
passo Cattivo (1869m),
monte Bove sud (aggirato sulla strada che sale a passo Cattivo)
impianti di Frontignano (le Saliere),
Frontignano (Hotel Felicita (1342m),

E' importante considerare che dall'inizio alla fine non si trova acqua e nemmeno rifugi gestiti, solo 2 rifugi accessibili in caso di emergenza, lo Zilioli e Casaletto (2060m) sulla costa dell'Argentella, visto il periodo (novembre), e' stata sufficente una borraccia d'acqua da 1/2 litro.

Il percorso e' stato fatto con zaino piu' leggero possibile, scarpe da trail running, a passo molto svelto, con soste brevi e con l'ora solare che accorcia di molto le ore a disposizione.

Per il periodo migliore, consiglio la tarda primavera, quando le nevi si sono sciolte, o l'autunno prima delle nevicate invernali, in alcuni punti siamo passati su pochi centimetri di neve gelata, che senza attrezzatura adeguata non sono per niente simpatici.

Le fatiche vengono ampiamente ripagate dai panorami, se la foschia permette, si spazia dall'Adriatico all'appennino fabrianese, dal gruppo del Catria/Nerone al monte Amiata e alle nostre spalle il Gran Sasso e monti della Laga.

1 NOVEMBRE 2014

NOTA 2016: secondo il regolamento del parco, le cime sono tutte vietate alle MTB e ai cani !!!!!!!!!!!

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